Museo Civico Archeologico di Bologna - Restauro reperti archeologici
L’intervento si è articolato in più anni, continuativamente dal 2002 al 2009.
I reperti sottoposti ad intervento fanno parte delle collezioni esposte, e provengono dalle necropoli etrusche Arnoaldi, e Certosa, scavate negli ultimi decenni dell’800.
METALLI
REPERTI E STATO DI CONSERVAZIONE
Si tratta di reperti di grandi dimensioni in lamina di lega di rame: cinerari biconici, ciste, stamnoi e situle.
Tutti avevano subito pesanti interventi in passato, che in parte avevano danneggiato irreversibilmente i manufatti: molto spesso le lamine erano fissate con chiodi, viti o saldature, si evidenziavano inoltre molte limature. Gli assemblaggi fatti in maniera grossolana, su supporti in legno o in rete di metallo dove le porzioni metalliche non erano in connessione; le stuccature fatte con impasti gessosi ricoprivano per ampie porzioni la superficie originale.
In alcuni reperti era evidente la presenza di corrosione attiva.
INTERVENTO
RIMOZIONE dei vecchi assemblaggi con solventi e mezzi meccanici; rimozione di tutte le tracce di adesivi e stucchi.
PULITURA delle superfici con acqua demineralizzata e meccanicamente a bisturi sotto microscopio binoculare.
ASSEMBLAGGIO e incollaggio con resina epossidica bicomponente opportunamente pigmentata.
STABILIZZAZIONE della corrosione attiva con agente complessante.
INTEGRAZIONE delle lacune presenti con la stessa resina; quando le lacune erano particolarmente estese, le porzioni sono state assemblate su supporti opportunamente sagomati in resina.
PROTEZIONE della superficie con applicazione di una soluzione di resina acrilica in acetone a bassa concentrazione.
CERAMICA
REPERTI E STATO DI CONSERVAZIONE
Si tratta di alcune decine di vasi di produzione attica, sia a figure nere che rosse.
Tutti i reperti erano molto frammentati e parzialmente lacunosi, e avevano subito un intervento molto invasivo: erano stati assemblati in maniera grossolana e integrati con materiali non idonei, come colle animali e gomma lacca; lo stucco a base gessosa spesso ricopriva la superficie obliterando sia le decorazioni che le raffigurazioni presenti.
Si evidenziavano numerosi dislivelli tra le porzioni e le fratture erano pesantemente limate.
INTERVENTO
RIMOZIONE dei vecchi assemblaggi con solventi e mezzi meccanici; rimozione di tutte le tracce di adesivi e stucchi.
PULITURA delle superfici con acqua demineralizzata e meccanicamente a bisturi.
ASSEMBLAGGIO e incollaggio con adesivi reversibili in alcool.
INTEGRAZIONE delle lacune presenti con polyifilla, opportunamente pigmentata.